Resistente nel tempo

e i miei amici io li ho chiamati piedi
perché ero felice solo quando si partiva...
(analfabetizzazione - claudio lolli)




domenica 31 dicembre 2017

Passaggio illustre in Piedi dal vivo

Voglio dedicare quest'ultimo post dell'anno a una bellissima cosa che è successa proprio a dicembre, e a cui sia io che Maria tenevamo da parecchio tempo!

Anche se negli ultimi 3 anni ho scritto meno, avere aperto quasi 10 anni fa questo blog mi ha fatto molto bene, una delle ragioni è perché sono riuscito a rimanere a volte con me stesso a pensare e a riflettere scrivendo su quel che sarà e "quel che è stato di me"...ecco ci risiamo, ancora una volta mi ritrovo a citare Lolli, la canzone in questione è Viaggio, vi propongo qui quando ce l'ha dedicata, visto che è una delle canzoni che ha segnato la vita di me e Maria insieme.


Torniamo a noi. Aprire questo blog non mi ha dato solo l'occasione di ritrovarmi, di scoprire sempre di più l'amore nei confronti di Maria, di parlare dei miei padri, di politica, di affetti, di amicizia, di musica e tanto altro, ma anche di scoprire persone straordinarie che mi hanno dato tanto, e a cui anche io spero di aver dato nel modo in cui so fare! E fra queste persone alcune sono, appunto, passate in Piedi dal Vivo :-)  Ebbene sì, la rispiego. Nella canzone che fa da presentazione del blog (ce n'è un piccolo assaggino in alto quando si apre il mio blog) e che si intitola Analfabetizzazione, che naturalmente è di Lolli, c'è una frase che ho fin dall'inizio considerato mia, e che ho adottato come mia firma sia nel personale che al lavoro. "E i miei amici io li ho chiamati piedi perché ero felice quando si partiva" è la frase, che ho pensato bene di adottare anche nei blogroll! "Piedi dal vivo" sono gli amici che conosco di persona, "Piedi di blogger" sono gli amici conosciuti qui in blogspot come Sara, Berica, Nellina, Giovanna, Diego l'Alligatore con Elle, Luca, Cristiana, Giulia con Mirko, Milena, Mauro, Adriano, Alessandro, Alberto, Costantino, Silvia, e altri, ma che non ho avuto il piacere di conoscere (fra questi il grande Aldo il Monticiano che ci ha lasciato purtroppo da poco e Ambra, mancata anche lei l'anno scorso, a cui mando un abbraccio fortissimo) e altri che invece ho avuto la grande fortuna di conoscere e abbracciare, come Nicola alias zio Scriba, che mi ha riempito di affetto e la cui scrittura dovrebbe essere un esempio per tutti, Roberto Robydick con il suo mitico blog dedicato alle recensioni cinematografiche, con cui ho avuto l'onore di collaborare e che purtroppo ha smesso di scrivere da un po', il mio omonimo Domenico Baol, l'amico più social qui su blogger, la piccola Sarah Maraptica a cui voglio molto bene che purtroppo non scrive più ma che ogni tanto sento ancora, la compagna Rossella purtroppo scomparsa da blogger e che non sento più da tempo, Simona, con cui condivido di tanto in tanto pensieri su Facebook e infine Cristina, che non blogga più da tempo ormai ma che è diventata una delle fotografe più richieste della provincia di Messina!

Mi andava di raccontare la mia esperienza qui dentro in blogger perchè fra tutti i nomi che ho citato, oltre agli amici che già conoscevo anche senza blogger, ne manca uno conosciuto qui. Appunto un nome illustre, che seguivo sempre con interesse, visto che ci accomuna la passione per i viaggi. Lei però è molto più esperta di me, la sua esperienza con i viaggi è notevole, e il suo blog nonchè le sue pagine social sono seguitissime e fatte veramente bene. Prima lei faceva parte della lista degli amici blogger che non conoscevo. Ma ora, con un colpo di coda (visto che ce lo ripromettevamo da tempo), è passata autorevolmente in Piedi dal Vivo!  Natutalmente sto parlando della carissima Monica Nardella, conosciutissima come Turista di Mestiere che dà anche il nome al suo blog!

Monica e io

Avere Monica e Tore qui a cena da noi è stato bellissimo! Tore è simpaticissimo e Monica è una persona splendida. La sua cultura su viaggi e turismo è immensa, e abbiamo chiacchierato tantissimo insieme sia di viaggi, sia di tante altre cose come il reciproco amore per Napoli, la pizza la pastiera e i suoi panorami, o come il fatto che mi piace tanto passare per Gaeta, da cui loro provengono, e mi piacciono tanto le famose olive di Itri, che sta appunto vicino a Gaeta, tanto che quando gliel'ho detto Monica si è rammaricata perché avrebbe voluto portarcele :-). Il tempo è volato talmente veloce, che alla fine ci sentivamo tutti in credito!  E adesso che il LA è stato dato, speriamo di ripetere :-) Grazie di cuore Monichina per essere stata con noi, hai visto, alla fine ce l'abbiamo fatta! :-)

domenica 19 novembre 2017

E un altro Premio Bertoli è andato

Il titolo di questo post non è casuale! Sono sicuro che, fra coloro che lo leggeranno, in molti faranno la mia stessa associazione di idee :-) Fra un po' se ne capirà la ragione!

Quello di sabato scorso, 11 novembre, è stato il mio terzo premio Bertoli su cinque, il primo tre anni fa nel 2014 a Sassuolo, la città natale di Pierangelo, poi ne ho saltato uno nel 2015, e gli ultimi due li abbiamo vissuti a Modena nel 2016 e quest'anno, dentro il bellissimo Teatro Storchi che una settimana fa traboccava di calore umano e anche di arte, come si vede da quest'immagine, in cui mentre aspettavamo l'inizio della serata ammiravo la bellissima volta del teatro, che ha ospitato quella che sarebbe stata una serata indimenticabile.

Volta Teatro Storchi Modena

Per me e Maria è cominciato con un'emozione davvero fortissima! Quella di riabbracciare Luca Bonaffini, a cui voglio molto bene, dopo tanti anni. Nella foto che segue lo vedete parlare del suo ultimo libro, Eterni secondi, con Andrea Barbi, grande mattatore della serata.

Andrea Barbi e Luca Bonaffini

Come dicevo prima, quest'anno il Premio Bertoli è stato sicuramente il più bello fra tutti i precedenti, il più emozionante, con musica e parole di altissima qualità fra i cantautori emergenti, fra cui ha trionfato il ragazzo tarantino Salvario, ma abbiamo apprezzato anche tutti gli altri, io in particolare i due ragazzi napoletani che sono Livio Livrea e Pierpaolo Iermano, che hanno sfoderato una carica incredibile. A questo si aggiungono scelte davvero azzeccatissime anche per i "big" vincitori dei quattro premi tradizionali, Simone Cristicchi, Zen Circus, i Tazenda e infine...qui si capisce il titolo, Francesco Guccini ha vinto il Premio Pierangeo Bertoli alla carriera. Ovviamente lui non ha cantato, ma ci ha pensato il nostro Alberto Bertoli a fare una carrellata di alcune delle canzoni del Guccio, prima che Guccini iniziasse come sempre a dispensare battute su battute. Tutto davvero molto emozionante. Sarebbe da vedere assolutamente il video di Alberto che lo interpreta, spero che venga messo presto su YouTube. Attualmente è disponibile su Facebook, nel gruppo A muso duro. Bellissime le parole di Bruna, dolcissima ma anche combattiva moglie di Pierangelo, quando ha dato il premio a Guccini, che ha ricordato di come "questo signore" ci abbia rappresentato pienamente un po' tutti in "quegli anni"!

Guccini con Bruna Pattacini

Chiudo questo post con una persona, silente ma non tanto!  Si tratta di Marco Dieci, storico maestro sempre a fianco di Pierangelo Bertoli! E' stato un grande sotto tutti i punti di vista! Il titolo di maestro gli si cuce perfettamente addosso. Tuttofare sul palco, non solo musicalmente, ma anche con il suo saper essere un vero mentor per tutti i ragazzi che si sono susseguiti con i suoi consigli e il suo carisma. Se la serata è stata straordinaria, una grossa fetta della sua riuscita la si deve a Marco!


Marco Dieci, foto presa dal suo profilo Facebook

Questo bellissimo fine settimana poi non poteva concludersi meglio! Il giorno dopo c'è stato il pranzo con tutti gli amici del fan club Bertoli, che ci ha scaldato letteralmente il cuore. Avevo scritto questo post su quello di tre anni fa, che fu solo l'inizio. Di quest'anno non scriverò nulla, semplicemente dico che l'affetto di alcuni amici, vecchi e nuovi, è stato incredibile e soprattutto inaspettato. Nel gruppo A muso duro ci sono tante bellissime immagini di quei momenti, grazie a tutti per averle postate. Ne aggiungo una, scattata a me, Maria e Nino da Federica D'Adamo (grazie Federica).


Nino, io e Maria

Una cosa è certa, l'anno prossimo ci saremo ancora!
Nico


PS. Grande Silvio Sconza, che era anche lui al pranzo di domenica e da cui ho ricevuto un abbraccio talmente affettuoso che mi ha lasciato senza parole! Grazie Silvio! Ha pubblicato lui il video di Alberto Bertoli che con una grinta pazzesca ha fatto quella carrellata di alcune canzoni del Guccio di cui vi parlavo prima. Quindi è inevitabile aggiungerla qui, anche a posteriori! Grande Alberto!

  Alberto Bertoli fa un bellissimo medley di Guccini

sabato 21 ottobre 2017

Lotta, dolcezza e ultimi...ovvero Gianmaria Testa

Dentro la tasca di un qualunque mattino
dentro la tasca ti nasconderei
e con la mano che non veda nessuno
e con la mano ti accarezzerei
e con la mano che non veda nessuno
con questa mano ti saluterei.

Gianmaria Testa - Dentro la tasca di un qualunque mattino

Eccolo, io l'ho conosciuto così Gianmaria Testa, con questa canzone che definire capolavoro di dolcezza, amore, umiltà e tenerezza è dir poco! L'ho conosciuto purtroppo solo qualche anno fa, e so benissimo di essermi perso molto negli anni 90, non immaginate quanto avrei desiderato averlo conosciuto prima. Ma anche da poco prima che mancasse e soprattutto dopo di recupero ne ho fatto, e pure tanto devo dire! Infatti una cosa che mi dice sempre Maria, che come sapete è la donna che mi sta accanto da quindici meravigliosi anni, è il fatto che preferirebbe avere sullo stereo della macchina una raccolta mista delle nostre canzoni, quelle dei cantautori, con la sola eccezione di Stefano Rosso, di cui a lei piace anche sentire più canzoni consecutivamente. Io fino a un po' di anni fa, soprattutto quando abitavo a Milano, amavo mettere in macchina tutti gli album di uno stesso cantautore, il mio Claudio Lolli per esempio, o gli altri miei miti come Pierangelo Bertoli, Francesco Guccini, Fabrizio De André, Stefano Rosso appunto, Rino Gaetano, Angelo Branduardi, Pino Daniele, Edoardo Bennato, Francesco De Gregori, e ce ne sono altri da nominare...ma era tanto che non lo facevo più, seguendo il consiglio saggio di mia moglie :-)

Avevo in mente da tanto di parlarvi di quello che ha rappresentato per me Gianmaria Testa, e se mi sono deciso a farlo devo ringraziare soprattutto una mia amica, che in silenzio si è letta tanti miei post su questo blog, senza chiedere nulla in cambio, ma rendendomi molto felice proprio per la naturalezza e la spontaneità di questa cosa inaspettata, e per questo anche più bella.

Scoprire Gianmaria è stato un fulmine per me, un amore a prima vista, non sto a dirvi lo scombussolamento che ha rappresentato nella mia testa e nel mio cuore!  Non c'è stato niente da fare, mi sono scaricato tutti gli mp3 in attesa di comprare il cofanetto con tutti i suoi album, e ne ho fatto un CD che appena messo in macchina vi è rimasto per mesi e mesi, a dispetto dei consigli di Maria, senza che io riuscissi mai a cambiarlo! Il suo parlare di lavoro (per esempio di chi viene licenziato - Cordiali saluti), di lotta ("sono arrivati che faceva giorno uomini e donne all'altopiano...e hanno lasciato quello che non c'era fra la discarica e la ferrovia" - Seminatori di grano), di solidarietà ("io ogni mattina quando parto lascio aperta la porta se qualcuno verrà" - Polvere di gesso), di ultimi ed emarginati (il bimbo preso in giro perché non parla la lingua del paese in cui è stato portato - Ritals), il suo meraviglioso descrivere quello che lo circonda ("certe nostre sere hanno un colore che non sapresti dire, sospese fra l'azzurro e l'amaranto, vibrano di un rittmo lento" - Come le onde del mare), il suo parlare di amore...osservare la persona che si ama, è con questa canzone che voglio proseguire con questo post, appunto "Maria" (guarda caso)...una bellissima descrizione di ciò che si osserva della propria donna e di quanto sia importante starle accanto, proprio come me con Maria.

Maria ha due occhi che parlano per lei
mi guarda e mi dice che non va
se fosse proprio vero non so cosa darei
per rubarle tutto il tempo che non ha...

Gianmaria Testa - Maria

Anche il suo modo di parlare di ultimi è stupendo, lo fa con affetto e dolcezza, come per esempio quando parla come dicevo prima di emarginati e razzismo, del bimbo preso in giro perché non parla la lingua del paese in cui è stato portato in Ritals. Mi ha colpito molto questa canzone, i genitori che per necessità devono andare in Francia e si preoccupano di evitare traumi al loro bambino che, non parlando bene il francese, viene definito ritals.

E una lingua da disimparare
e un'altra da imparare in fretta
prima della bicicletta
lo sapevamo anche noi.

Gianmaria Testa - Ritals

Lo stesso odio contemporaneo di cui parla spesso Lolli.

Gianmaria è stato un cantautore completo, senza peli sulla lingua, e non si può non volergli bene. Sarebbe troppo lungo raccontare tutte quante le sensazioni che mi ha permesso di provare. Posso solo dire una cosa, bisogna trovarcisi con la sua musica e le sue parole per poter provare tutto questo, che spero davvero di cuore di essere riuscito a trasmettervi.

Un abbraccio
Nico